Comuni
Comune di Brindisi
Brindisi
CENNI GEOGRAFICI
Brindisi sorge su un porto naturale, un'insenatura che si incunea profondamente nella costa adriatica della Puglia. All'interno dei bracci più esterni del porto vi sono le isole Pedagne, un arcipelago minuscolo attualmente non visitabile perché utilizzato per scopi militari (Gruppo Scuole Onu, base realizzata ai tempi dell'intervento in Bosnia). Presentando una morfologia del territorio pianeggiante, l'intero territorio comunale rientra nella Piana di Brindisi si caratterizza per l'elevata vocazione agricola dei suoi terreni. Si trova nella parte nord-orientale della pianura salentina, a circa 40 km dalla valle d'Itria e quindi dalle prime propaggini delle basse Murge. Poco distante dalla città si trova la Riserva Marina Naturale del WWF di Torre Guaceto[4]. Il mar Ionio si trova invece a circa 45 km. Territorio[modifica]Il territorio brindisino[5] è caratterizzato da un'ampia area sub pianeggiante dalla quale emergono depositi calcarenitici e sabbiosi di origine marina; i quali a loro volta presentano un livello più profondo argilloso del pleistocene inferiore, e uno ancora successivo carbonatico composto da calcari mesozoici e da terreni del ciclo sedimentario della Fossa bradanica. Lo sviluppo dell'agricoltura, soprattutto intensiva, ha causato un aumento dell'utilizzo delle risorse idriche comportando però un aumento indiscriminato degli utilizzi.
CENNI STORICI
Città antichissima, porta d'Oriente, in un crocevia di culture e genti, ha vissuto una storia altalenante, caratterizzata da periodi aurei e periodi di decadenza, sempre in stretta correlazione alla sua posizione geografica e all'importanza del suo porto. OrigineNel promontorio di Punta le Terrare, che si trova nel porto esterno, è stato individuato un villaggio dell'età del bronzo media (XVI secolo a.C.) dove un gruppo di capanne, protette da un terrapieno di pietre, ha restituito frammenti di ceramica micenea. Lo stesso Erodoto aveva parlato di un'origine micenea per queste popolazioni. La necropoli di Tor Pisana (a sud dell'attuale centro storico di Brindisi) ha restituito vasi protocorinzi della prima metà del VII secolo a.C. La Brindisi messapica intrattenne certamente rapporti commerciali intensi con l'opposta sponda adriatica e con le popolazioni greche dell'Egeo: tali rapporti sono oggi documentati da numerosi reperti archeologici mentre fu in contrasto con la vicina Taranto. Il periodo romanoNel 267 a.C. Brindisi, come l'intero Salento, fu conquistata dai Romani e divenne un importantissimo scalo per la Grecia e l'Oriente, quindi venne elevata al rango di municipio nel 83 a.C. e ai brindisini fu riconosciuta la cittadinanza romana (240 a.C.). La città conobbe durante il periodo romano la sua età aurea e godette di importanti collegamenti stradali con Roma attraverso le consolari Appia, la Regina Viarum, e la via Traiana. Crocevia culturale, soprattutto per chi si recava in Grecia per motivi culturali, diede i natali al poeta Marco Pacuvio; Giulio Cesare ed Ottaviano si imbarcarono da Brindisi per raggiungere l'Egitto;Cicerone vi sostò in quanto ospite di Lenio Flacco e qui scrisse le Lettere Brindisine; a Brindisi si trattenne Orazio Flacco, accompagnato da Mecenate, a causa del suo esilio; fu meta dello sbarco di Agrippina con le ceneri di Germanico; il celebre Virgilio vi morì il 19 settembre 19 a.C. proprio tornando da un viaggio in Grecia. MedioevoSede episcopale sin dall'età apostolica, Brindisi fu un centro importante per l'evangelizzazione della zona. Esaurito il fortunato periodo sotto l'impero romano, la città era già desolata nel VI secolo quando fu occupata dai Goti; nel 674 fu presa dai Longobardi guidati da Romualdo e assaltata dai Saraceni nell'838; ritornò quindi stabilmente sotto il controllo dell'imperatori Bizantini che si preoccuparono di ricostruirla, forse agli inizi dell'XI secolo, affidandone l'incarico al protospatario Lupo. Nel 1070 fu presa dai Normanni divenendo parte del Principato di Taranto e del Ducato di Puglia; fu prima signoria dei conti di Conversano e poi, dopo la rivolta baronale del 1132, città demaniale per volere di Ruggero II; la città pugliese recuperò in parte il fasto del passato durante il periodo delle Crociate, quando riottenne la sede episcopale, vide la costruzione della nuova cattedrale e di un nuovo castello con un importante arsenale, divenne porto privilegiato per la Terra Santa e anche sede di una delle due zecche del Regno di Sicilia. Fu nella Cattedrale di Brindisi che ebbero luogo le nozze del principe normanno Ruggero, figlio di re Tancredi (che nel 1192 vi lasciò a ricordo una fontana monumentale) e quelle dell'imperatore Federico II, con l'erede alla corona di Gerusalemme, Isabella (o Jolanda) di Brienne (9 novembre 1225) e, sempre Federico II, partì proprio dal porto brindisino nel 1227 per la Sesta crociata. Fu fortemente colpita dalla peste del 1348 e riguadagnò, lentamente, le antiche dimensioni demografiche grazie a importanti flussi migratori di slavi, albanesi e greci che giungevano d'oltremare. Storia modernaDal 1496 al 1509 appartenne a Venezia per poi passare sotto il dominio spagnolo. Proprio sotto il periodo vicereale iniziò un lungo periodo di declino, di pari passo al progressivo impaludamento del porto. Con la successiva dominazione borbonica si ebbe un periodo di crescita economica: nel 1775, sotto Ferdinando IV di Borbone, fu riattivato il canale d'uscita del porto interno e furono risanate le paludi adiacenti alla città. Storia contemporaneaL'annessione al Regno d'Italia, nel 1860, e l'apertura del canale di Suez, nel 1869, portarono a Brindisi una linfa vitale nuova, che permise di diventare il terminale preferenziale per la Valigia delle Indie e importante snodo mercantile per la grande ex colonia britannica. Durante la seconda guerra mondiale Brindisi divenne sede del comando alleato per il basso Adriatico, acquisendo una notevole importanza strategica e pagando tale ruolo con diversi bombardamenti nella zona storica. Tra il settembre 1943 e il febbraio 1944, successivamente alla fuga di Vittorio Emanuele III da Roma, la città offrì rifugio all'intera dinastia diventando a tutti gli effetti capitale d'Italia. SimboliLo stemma della città di Brindisi, trae origine da alcune caratteristiche peculiari dell'antica città di Brindisi, alcune di esse ancora oggi visibili. La testa di cervo deriva dal toponimo messapico della città "Brention", toponimo ispirato dalla forma del porto cittadino, che ricorda, appunto, le ramificazioni delle corna di un cervo: ciò è chiaramente visibile ancora oggi nelle foto satellitari, che evidenziano i due seni, di levante e di ponente, in cui il porto è diviso. Nello stemma sono inoltre presenti le cosiddette "colonne terminali" della Via Appia, visibili oggi in cima a quella che è comunemente denominata la "Scalinata Virgilio".
DA VISITARE
La città di Brindisi conserva interessanti testimonianze monumentali dall'antichità all'età moderna. Di seguito i luoghi di maggiore interesse. Architetture religiosePeriodo medioevale• La chiesa di San Benedetto, costruita nel 1090 circa per le monache benedettine con la intitolazione di Santa Maria Veterana. Il campanile è in puro stile romanico pugliese. Particolarmente suggestivo il chiostro romanico del XI secolo. • La chiesa di San Giovanni al Sepolcro ha una pianta circolare risalente forse agli inizi del XII secolo e tracce di affreschi lungo le pareti interne. Di particolare interesse il portale, sormontato da un protiro con decorazioni in bassorilievo. • La Cattedrale, eretta in stile romanico tra l'XI e il XII secolo, conserva di quel periodo solo alcuni tratti interessanti del pavimento musivo originale (XII secolo). • La chiesa della Santissima Trinità o di Santa Lucia, risale alla fine del XII secolo: di questo periodo conserva la cripta quasi completamente affrescata; è stata modificata nei secoli successivi. • La chiesa del Cristo, ultimata intorno al 1232, ha una facciata di stile romanico con un grande rosone (di restauro). All'interno presenta due sculture lignee interessanti: un Crocefisso e una Madonna col Bambino, entrambi riconducibili alla scultura gotica francese del XIII secolo. • La chiesa di San Paolo, raro esempio di gotico pugliese, fu costruita agli inizi del XIV secolo. Notevoli gli altari barocchi conservati. • La chiesa di Santa Maria del Casale fuori dal centro abitato, pregevole esempio di architettura di passaggio dal romanico al gotico, fu costruita intorno al 1300. Nell'interno è possibile ammirare affreschi trecenteschi. Dal Rinascimento all'Unità d'Italia• La chiesa di Santa Maria degli Angeli, fu costruita nel 1609 per iniziativa di San Lorenzo per le clarisse di Brindisi. • La chiesa di Santa Teresa, costruita nel 1671 nel quartiere detto "degli spagnoli", è tipico esempio di architettura barocca. • La facciata e il campanile della Cattedrale risalgono alla seconda metà del Settecento, quando l'edificio venne ricostruito a seguito del terremoto del 1743. Periodo recente• La chiesa del Sacro Cuore, costruita in stile neoromanico nel (1934) è retta dalla Congregazione salesiana. Architetture civiliPeriodo romano• Le vasche limarie dell'antico acquedotto. • Le colonne romane, da sempre il simbolo della città di Brindisi, riferimento portuale per gli antichi naviganti. Furono costruite forse nel II secolo d.C. (o anche successivamente) con marmo proconnesio. Periodo medioevale• La Fontana Tancredi, sull'antica via Appia, costruita o restaurata da Tancredi, ultimo re normanno, nel 1192, a ricordo del matrimonio tra suo figlio Ruggero e Irene Angelo. • Il cosiddetto Portico dei Cavalieri Templari, loggia del più antico palazzo Vescovile realizzata nel XIII secolo, e oggi ingresso del Museo Ribezzo. • La Loggia Balsamo è in realtà di un balcone su mensole decorate appartenente a un palazzetto della fine del XIII secolo in stile gotico. Dal Rinascimento all'Unità d'Italia• Il Palazzo Granafei-Nervegna, è un esempio di architettura tardo-rinascimentale con influenze catalane. • Il Palazzo Montenegro, oggi sede di rappresentanza della Prefettura, fu edificato nella seconda metà del XVII secolo sul lungomare da una agiata famiglia di commercianti di origine montenegrina. • La Fontana de Torres, voluta nel 1619 dal governatore spagnolo Pedro Aloysio de Torres per condurre l'acqua nella piazza del Mercato, ha una bella vasca di marmo, forse un fonte battesimale di epoca medievale. • Il Palazzo del Seminario, realizzato nel 1720 su progetto di Mauro Manieri, ospita il Museo diocesano Giovanni Tarantini e la prestigiosa Biblioteca arcivescovile Annibale de Leo. Periodo recente• Il Monumento ai Caduti (1926-1931) è una interessante scultura in marmo bianco di Carrara dell'artista brindisino Edgardo Simone. • Il Monumento al Marinaio disegnato da Luigi Brunati (1933-1934), ha la forma di un timone alto 53 m in pietra di càrparo che spicca sul porto della città. • Il Collegio Navale "Niccolò Tommaseo" è un edificio razionalista (1934-1937) dell'architetto Gaetano Minnucci: è destinato a sede universitaria. • Il Palazzo di Giustizia è opera degli architetti Sergio Lenci e Carlo Aymonino. • Il Monumento a Virgilio nel giardinetto posto sul lungomare è una scultura di Floriano Bodini del 1988. • Il Teatro Verdi, realizzato su progetto dell'architetto Nespega (1970 circa), ma inaugurato solo nel 2006, è un grande edificio moderno che incombe sui resti archeologici della Brindisi romana. Architetture militari• Il Castello Svevo voluto da Federico II, risale al 1227, ma al nucleo originario fu aggiunto un antemurale con poderosi torri angolari ad opera degli Aragonesi. • Il Castello alfonsino (o Aragonese), più conosciuto come Forte a mare, è una fortezza realizzata sull'isola di Sant'Andrea antistante il porto di Brindisi, da Ferdinando I d'Aragona (1445) e ampliata nel XVI-XVII secolo. Siti archeologici• L'area archeologica di San Pietro degli Schiavoni sotto il nuovo Teatro Verdi, in cui si riconoscono una strada lastricata di età romana e le abitazioni, le botteghe e le terme che vi si affacciano. Aree naturaliNell'ambito territoriale del comune di Brindisi sono dislocate alcune aree ambientali protette, alcune di recente istituzione: • Il Parco naturale regionale Salina di Punta della Contessa: zona umida, ampia 214 ettari, che si sviluppa tra Capo di Torre Cavallo e Punta della Contessa; • L'Oasi di protezione faunistica del Cillarese: invaso artificiale a nord-ovest di Brindisi di circa 170 ettari; • La Riserva naturale regionale orientata Bosco di Cerano: un'area naturale protetta che ricade nel territorio di Brindisi e San Pietro Vernotico; • La Riserva naturale regionale orientata Bosco di Santa Teresa e dei Lucci: è un'area naturale protetta composta dai due boschi di cui porta il nome. Con la Direttiva comunitaria 92/43 CEE, è stata inserita nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC); • La Riserva naturale statale Torre Guaceto e la Riserva naturale marina Torre Guaceto: ricadenti in massima parte nel territorio del comune di Carovigno, sono gestite da un Consorzio di cui fanno parte i Comuni di Brindisi, Carovigno e il WWF.
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diBrindisi
Agriturismi nel Comune di Brindisi Tot: (1) -
Bed and Breakfast nel Comune di Brindisi Tot: (2) -
Pizzerie nel Comune di Brindisi Tot: (1) -
Ristoranti nel Comune di Brindisi Tot: (2) -
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie nel comune di Brindisi
Brindisi (Comune) -
B&B BEDda Brindisi (Bed and Breakfast) -
Pizzeria Sciue' Sciue' (Pizzerie) -
Beb Aloasi (Bed and Breakfast) -
Masseria San Paolo (Agriturismi) -
Toto e Raf Restaurant (Ristoranti) -
Vistamare Petit Lounge Bar (Ristoranti) -