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Fasano : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diBrindisi.

Comuni

Comune di Fasano

Fasano

CENNI GEOGRAFICI
Fasano è il comune più popoloso della Provincia di Brindisi, dopo il capoluogo. Confina a nord con il comune di Monopoli, a sud con i Comuni di Ostuni e Cisternino, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con i comuni di Locorotondo e Alberobello. La città sorge in una zona pianeggiante a 111 metri s.l.m caratterizzata da numerosi ulivi secolari. Il territorio comunale segna il confine tra l'Altosalento e la Murgia e si estende dalle colline (con un'altitudine intorno ai 400 metri s.l.m.) fino al mare. Le colline e la pianura sono costituite da roccia calcarea con presenza di poche cavità carsiche. Le colline sono ricoperte di lecci, vigneti e vegetazione di macchia mediterranea. La pianura invece è destinata alla coltivazione di ortaggi e alberi di ulivo secolari. La costa, nella zona di Savelletri è principalmente costituita da scogliere con calette di sabbia. La zona di Torre Canne presenta dune costiere, lidi, e zone umide con caratteristica macchia mediterranea (conservata dal Parco Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo). La popolazione è distribuita per poco più del 70% in città e la restante parte risiede nelle diverse frazioni, in particolare presso le circoscrizioni comunali di Pezze di Greco e Montalbano.
CENNI STORICI
Fasano deriva dal Casale di Santa Maria di Fajano(Sancta Maria de Fajano), fondato nel 1088 da una parte della popolazione che aveva abbandonato le rovine di Gnazia, uno dei centri più importanti posti sull'antica via Traiana con il suo importante porto. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente la città di Egnazia venne progressivamente abbandonata. Gli emigranti ripararono in piccoli villaggi rupestri fondando, diversi casali in tutto il territorio fasanese e monopolitano. Nel frattempo Egnazia veniva ripetutamente saccheggiata dai vari invasori che si avvicendarono in Puglia. Nel XIV secolo diventa feudo dei Cavalieri di Malta e il 2 giugno 1678 i fasanesi vivono il memorabile evento: la Vittoria contro i Turchi. Si narra che in cielo apparve la Madonna a guidare l'opposizione dei fasanesi contro i pirati turchi, sbarcati di notte con l'intento di saccheggiare la città. Il momento di gloria, da quel giorno, ogni anno, viene ricordato con La Scamiciata, in occasione della Festa dei santi Patroni: San Giovanni Battista e Santa Maria di Pozzo Faceto. Il culto della Madonna del Pozzo è legato ad una leggenda: dei contadini mentre scavano un pozzo, in un piccolo centro agricolo (presso l'attuale frazione di Pozzo Faceto) con il Santuario, abbiano miracolosamente ritrovato, l'immagine della Madonna dipinta su una pietra, da quel momento la Madonna di Pozzo Faceto diventa la Protettrice di Fasano. Nel 1799 Fasano dà il suo tributo alla Rivoluzione partenopea con Ignazio Ciaia, che per pochi giorni, prima della conclusione, è una delle colonne portanti che reggono le sorti della Repubblica a Napoli.
DA VISITARE
Architetture religiose
Chiesa di Santa Maria della Grazia
Chiesa matrice di San Giovanni Battista
Chiesa delle Anime purganti
Chiesa di Sant'Antonio abate
Chiesa di San Nicola
Chiesa di San Francesco da Paola
Chiesa di Maria santissima del Rosario
Chiesa di San Giuseppe
Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di San Francesco di Assisi Il MinaretoRealizzato presso la Selva di Fasano nel 1918 da Damaso Bianchi, pittore e nobiluomo fasanese, con la mano d'opera giunta per l'impresa dall'Africa, molto probabilmente dalla lontana Tunisia, come pure gran parte dei materiali usati. Un minareto del tutto simile alle migliaia disseminate nei paesi musulmani, con il caratteristico balconcino dal quale, cinque volte al giorno, si leva alto il canto del muèzzin, che modula con accenti musicali le 'sure' che, dal Corano, predicano l'insegnamento del Profeta. La singolare costruzione fu destinata a residenza estiva familiare. Architetture civiliIl centro storicoIn dialetto chiamato U'mbracchie, parola derivante dal latino umbraculum che significa ombra. Infatti le sue strette viuzze in calce bianca, tipiche dei centri del sud, non permettono al sole di picchiare garantendo così il fresco per la maggior parte della giornata. Anche le chiese contribuiscono alla scenografia: la piccolissima cappella di Santa Maria della Grazia, la chiesa Matrice di epoca tardo-rinascimentale dedicata a San Giovanni Battista, le chiese di San Nicola, SS.Maria del Rosario, SS.Maria Assunta, Anime Purganti, Sant'Antonio abate, con il suo antico chiostro francescano, San Francesco d'Assisi e San Francesco da Paola. Fiore all'occhiello del centro sono la bianca Piazza Ciaia con i due corsi principali rivestiti in chianca locale, l'Orologio e i sontuosi palazzi, vere ricchezze architettoniche, il Palazzo del Balì (attualmente sede del municipio), l'Arco del Balì e i Portici delle Teresiane (antico convento del XVI secolo adiacente alla chiesa SS.Maria del Rosario diventato oggi una suggestiva galleria commerciale e luogo di ritrovo per tutti i giovani e i meno giovani). Dalle viuzze del centro storico, inoltre, si può giungere al Torrione delle Fogge, unico torrione superstite dell'antica cinta muraria, che nel ' 600 circondava la Vecchia Terra. Architetture militariIl torrione delle FoggePare che in passato Fasano avesse un muro di cinta con undici torri delle quali oggi ne rimane soltanto una: il Torrione delle Fogge, a guardia della porta est della città, che si affacciava sulla vallata delle Fogge. Anticamente la vallata era un laghetto, dove si trovavano profondi pozzi o "Fogge", che costituivano la grande riserva d'acqua del paese. Proprio in questa vallata avvenne lo scontro decisivo tra i Turchi invasori e i fasanesi che si risolse con la vittoria di questi ultimi e la fuga degli infedeli. Attualmente la piccola torre è utilizzato da un mastro fabbro fasanese, che lavora il ferro con gli antichi metodi, ma con risultati unici. Siti archeologiciIl Dolmen di MontalbanoRisale probabilmente alla prima Età del Bronzo, intorno al 2000-1500 a.C. Si mantiene ancora saldo nella struttura, nonostante i tanti atti vandalici e le gravi manomissioni subite nel tempo, tra cui la recentissima scomparsa del "dromos" o corridoio di accesso (1990 circa). Il dolmen di Montalbano rappresenta nella zona una delle prime testimonianze funebri. Conosciuto anche come "Tavola dei paladini", è facilmente raggiungibile percorrendo la SS 16, in direzione mare, nel tratto Fasano-Ostuni in zona “di Occhio Piccolo”. Parco Archeologico Nazionale di EgnaziaEgnazia (o Gnazia) è un'antica città pugliese (di cui oggi rimangono solo rovine), nei pressi dell'odierna Fasano. Centro dei messapi o dei peucezi, fu sede di manifatture di ceramiche del IV e III secolo a.C. In lingua messapica era chiamata Gnathia, mentre dai Romani fu chiamata Egnatia o Gnatia e dai Greci Egnatia o Gnàthia. Si trova ora in provincia di Brindisi (vicino al confine con quella di Bari) e pochi chilometri più a nord diSavelletri, il centro d'Egnazia è uno dei più interessanti siti archeologici della Puglia. I primi scavi metodici furono effettuati nel 1912 e nel 1978 fu costruito l'attuale museo archeologico. Sono tuttora in corso campagne di scavo condotte dall'Università degli Studi di Bari in collaborazione con il comune di Fasano. Tra le scoperte più importanti vi è il rinvenimento dell'altra metà della piazza porticata scoperta da Quintino Quagliati nel 1912 e di altre interessanti strutture che stanno aiutando gli archeologi a chiarire alcuni aspetti urbanistici finora non del tutto conosciuti. Gli Insediamenti rupestriHanno origine nell'XI secolo con il graduale abbandono di Egnazia a causa delle tante invasioni dopo la caduta dell'Impero romano. Le popolazioni sentono il bisogno di spostarsi nell'entroterra, per sentirsi più sicure, e si fermano dove la natura ha creato le "lame", avvallamenti del terreno incisi nella roccia calcarea. Qui scavano dei veri e propri villaggi, nel tenero tufo: abitazioni, ricoveri di animali, luoghi dedicati alle attività agricole, frantoi e cripte decorate con affreschi bizantini. Gli insediamenti più importanti sono Lama d'Antico, nei pressi della stazione ferroviaria, il più grande con una chiesa-cripta a due navate e un battistero, gli insediamenti di San Lorenzo e San Giovanni in contrada Scanzossa, quello di San Francesco nei pressi della Masseria omonima e la cripta di Santa Vigilia. Il Tempietto di SeppannibaleIl tempietto, risalente al IX secolo e fra i più antichi della Puglia, sorge nel territorio di Fasano, lungo la SS 16, a ridosso di una lama nei pressi della masseria Seppannibale Grande, di cui fa parte. In alcuni documenti di età medievale ricorre il nome originale, chiesa di San Pietro lo Petraro o San Pietro Veterano. La costruzione è a pianta quasi quadrata, di piccole dimensioni, circa 8 m. per lato, e presenta volumi compatti. Per la messa in opera sono stati utilizzati grossi blocchi di pietra locale, facilmente reperibile lungo la costa, disposti su filari quasi regolari e legati tra loro da pochissima malta. All'interno presenta tre navate e un importante ciclo di affreschi, un notevole esempio di pittura longobardala, la cui iconografia rimanada all'Apocalisse di san Giovanni. Negli ultimi anni l'Università degli Studi di Bari sta svolgendo campagne di scavo attorno all'area della chiesa. AltroLe MasserieLa masseria è l'espressione di un'organizzazione geo-economica legata al Latifondo, la grande proprietà terriera che alimentava le rendite delle classi aristocratiche e della borghesia. Le masserie erano quindi delle grandi aziende agricole abitate, a volte, anche dai proprietari terrieri, ma la grande costruzione rurale comprendeva pure gli alloggi dei contadini, in certe zone anche solo stagionali, le stalle, i depositi per foraggi e i raccolti. Sorte sopra insediamenti rurali, anche in zone incolte, si fortificarono pian piano divenendo dei veri e propri centri autonomi. In seguito si affiancarono gli ordini religiosi che divennero feudatari con il controllo di territori vastissimi, garantendo alle popolazioni rurali sostegno spirituale e organizzazione dell'attività agricola. Le campagne fasanesi, come tutte quelle dell'Altosalento, sono ricche di antiche masserie. Si è cercato di classificare le masserie in cinque tipologie: torre-masseria, masseria con torre, masseria fortificata senza torre, masseria-castello, masseria senza fortificazioni. Ma ogni masseria rimane comunque unica nel suo genere. Una caratteristica importante delle masserie fasanesi è il frantoio-trappeto di tipo ipogèo, completamente scavato nella roccia. Anche le chiesette interne sono dei veri e antichi gioielli, con decorazioni, affreschi, dipinti e reliquie antichissime. Fino a qualche decennio fa molte masserie erano ancora abitate, oggi si sta assistendo alla loro ristrutturazione e conversione in Bed and Breakfast, ristoranti e Hotel a 5 stelle lusso. Tra le masserie più belle e importanti storicamente vanno ricordate le seguenti: Masseria Sant'Angelo de' Grecis (meglio conosciuta come Abbazia di San Lorenzo), Masseria "San Domenico", Masseria "Maccarone", Masseria "Narducci", Masseria "Marzalossa". Divertimento e Svago
Lo Zoo Safari Fasanolandia, è il più grande parco faunistico d'Italia e uno dei più grandi di Europa e il suo parco divertimenti.
Il campo da Golf a 18 buche vicino al mare e ai resti dell'antica Egnazia, caratterizzato dalla presenza di piante tipiche locali.
Le Terme di Torre Canne, uno dei complessi più attrezzati, conosciuto da oltre cento anni per le virtù terapeutiche .
Il mare, coste libere o in concessione da Savelletri con le scogliere a Torre Canne con i lidi.

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diFasano

Agriturismi nel Comune di Fasano Tot: (4)  -  Bed and Breakfast nel Comune di Fasano Tot: (3)  -  Ristoranti nel Comune di Fasano Tot: (2)  - 

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